Preparando i pasti insieme ai bambini si costruisce la cultura del cibo delle nuove generazioni

Preparando i pasti insieme ai bambini si costruisce la cultura del cibo delle nuove generazioni Anche i bambini e gli adolescenti hanno bisogno di imparare ad apprezzare il cibo e le sue proprietà curative ed energetiche. Educarli in questo senso non è cosa semplice ma fondamentale.
La prima regola è quella di evitare che questi associno il cibo a situazioni di ansia e stress. Atteggiamenti sbagliati possono innescare meccanismi di ostilità, ricattatori e/o compensatori rispetto al cibo.
Frasi come: “Se non mangi ti mando in castigo”, “Basta, stai composto, non parlare con la bocca piena”, “Se non mangi tutto non diventi grande”, “Niente dolce se non mangi prima quello che ti ha preparato la mamma”, “Zitto e mangia”, “Almeno una volta fai felice la mamma”, possono causare futuri disturbi alimentari.
È quindi importante creare un clima piacevole durante i pasti.
Il momento del pasto deve essere un divertimento sin dai primi mesi di vita, in cui è possibile fare esperienze di gusti, consistenze, odori, colori.
È consigliabile che i genitori rimandino i loro interventi educativi in altri momenti della giornata per evitare che i figli associno il cibo a situazioni di tensione.
Il modo giusto per coinvolgere i bambini è cucinare con loro, per fargli vivere l’alchimia della trasformazione della materia prima alimentare attraverso uno stare insieme diverso, creativo, magico e didattico.
Anche con gli adolescenti il rapporto con il cibo si complica. Smettono di mangiare i loro piatti preferiti e mangiano quello che mangia la tribù. È un modo per sentirsi autonomi, grandi.
Generalmente mangiano “cibo spazzatura” come merendine, prodotti light, patatine, snack, ma anche alcolici e caffè.
Attraverso il rifiuto del cibo manifestano il rifiuto di chi lo ha cucinato.
Ecco che il cibo, in ambito familiare, diventa il mezzo per inviare precisi messaggi emotivi.
All’interno delle nostre abitazioni la cucina è potenzialmente il luogo di incontro emotivo per eccellenza, il cuore della casa, dove tutti i familiari si intrattengono e scambiano idee ed emozioni.
La seconda regola è che ognuno di noi ha la possibilità di far diventare questo luogo un laboratorio di emozioni positive attraverso la scelta, la manipolazione, la condivisione ed il rispetto per il cibo.
L’uomo diventa ciò che mangia.
Dott. Maurizio De Santis