A CHI SERVE:
Persone anziane
Ormai è certo dalla letteratura medica come i dolori acuti e cronici al piede siano tra le cause principali della limitazione del movimento nella popolazione anziana. I dolori al piede nell’anziano favoriscono la sedentarietà e portano a movimenti scorretti e schemi motori alterati che aumentano il rischio di caduta. E’ importante sapere che molti di questi disturbi potrebbero facilmente essere eliminati dal podologo ad esempio con un taglio corretto delle unghie, con l’enucleazione di callosità o con ortesi plantari migliorando così l’autonomia motoria.
Ai bambini, alla popolazione adulta e a chi pratica sport
Problemi alle unghie (unghia incarnita), verruche, callosità dolenti, micosi o patologie legate a deformità e alterazioni strutturali come “il piede piatto” o “il piede cavo” sono disturbi che si presentano frequentemente e a tutte le età. Curiamo e riabilitiamo le funzioni del piede con apparecchi elettromedicali, strumentazione appartenente alla classe dei dispositivi medici e ortesi plantari
Piede diabetico
Le linee guida e gli standard di cura in medicina obbligano tutti i pazienti con diabete mellito a svolgere un esame completo del piede almeno una volta l’anno. Questa indicazione si è resa necessaria per l’elevato rischio di ulcerazione a cui il piede delle persone diabetiche può andare incontro. Il podologo tramite lo screening identifica il piede a rischio e tratta le lesioni prima che si ulcerino (eventualmente con medicazioni avanzate). Realizza ortesi digitali di protezione o plantari per ridistribuire in maniera corretta le pressioni evitando che forze troppo elevate applicate sui tessuti generino lesioni ulcerative poi difficilmente guaribili.
Piede reumatico
Nell’artrite reumatoide il coinvolgimento del piede è riscontrabile nell’83,7% dei casi e i distretti più frequentemente colpiti sono l’avampiede e le dita. Il podologo può essere di grande aiuto trattando le callosità ovvero asportando il tessuto cheratosico in eccesso che crea dolore e utilizzando poi feltraggi di scarico o ortesi plantari.
Il podologo è un professionista sanitario che ha conseguito il titolo di Laurea abilitante dopo un percorso formativo all’interno della Scuola di Medica ed eventualmente ha implementato la sua formazione ottenendo il titolo di Dottore Magistrale con la Laurea Specialistica e/o partecipando a corsi di perfezionamento scientifici ed alta formazione quali i master universitari. Il piede è un organo fondamentale punto cardine del nostro sistema dinamico (sia posturale che biomeccanico) e come tale deve essere considerato. Va precisato quindi che le affezioni a carico del piede come i calli o problemi alle unghie vanno curate da professionisti Laureati esperti in quanto espressioni di patologie e non fastidiosi problemi estetici.
È importante poi verificare tramite un’attenta visita biomeccanica funzionale con l’ausilio di macchinari di ultima generazione quali la pedana baropodometrica e sensori per il movimento se sono presenti vizi posturali o zone di sovraccarico che hanno causato o causano patologie al piede o all’arto inferiore. Prescriviamo plantari utili a modificare e ottimizzare l’assetto del piede. L’ortesi funzionale biomeccanica da noi costruita su calco in gesso interverrà migliorando l’equilibrio, lo spostamento e la spinta propulsiva riportando il vostro piede al ruolo di effettore di un corretto movimento.
Sport: Il piede, elemento fondamentale per le capacità coordinative e di controllo, è tra le sedi più colpite da traumi sportivi. Gli atleti spesso convivono con dolori al piede non sapendo che una prolungata esperienza del dolore conduce all’instaurarsi di uno schema motorio alterato, caratterizzato da contratture muscolari, creando così un complesso circolo vizioso. È utile precisare come pressioni subcritiche applicate nel tempo creino stress sui tessuti diminuendone la resistenza. L’ortesi plantare interviene garantendo il corretto mantenimento dello stato dei tessuti (poiché solo attraverso una ridistribuzione delle forze applicate sul piede, si evita che la cute perda il suo controllo fisiologico e che stimoli via via meno intensi generino risposte epidermiche e/o dolorifiche più intense) e il corretto assetto del piede in cui forma e funzione, anatomia e fisiologia, architettura e biomeccanica sono strettamente correlate con reciproco condizionamento Utile è quindi valutare se il piede risulta l’effettore di risposte motorie modulate e finalizzate alla realizzazione cinetica di equilibrio, spostamento e spinta propulsiva così da ottimizzare le conversioni e le rotazioni alternate dell’intera catena cinetica dell’arto inferiore compensando efficacemente le variazioni del terreno o del tronco.
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